XENSITY
SISTEMA ANTINTRUSIONE POINT ID PER INTERNI
Integrazione con SISMA CA/PF
Per la protezione delle pavimentazioni
DI COSA SI TRATTA
XENSITY è un sistema di rivelazione delle intrusioni che impiega sensori sismici di urti capaci di segnalare – a seconda del modello – i tentativi di apertura, scasso, taglio, perforazione e sfondamento della struttura protetta. L’ultima versione dei rivelatori per infissi e muri impiega l’esclusiva tecnologia DEA Data Fusion (DSF).
DOVE SI IMPIEGA
I sensori si applicano a infissi, vetrate, vetrine, grate di sicurezza, muri e casseforti. Per ciascun tipo di struttura è disponibile un rivelatore specializzato.
Il sistema impiega le stesse tecnologie e la stessa qualità costruttiva dei sistemi perimetrali esterni dedicati alle infrastrutture critiche. Tale caratteristica rende XENSITY adatto a tutti gli ambiti d’impiego, inclusi quelli ad alto rischio come residenze VIP, banche e grossi centri commerciali.
COME FUNZIONA
Il sistema si compone di speciali sensori elettronici che percepiscono gli urti e le vibrazioni a cui è sottoposta la struttura protetta in seguito a un tentativo di intrusione. I sensori per infissi sono anche disponibili in una versione dotata di contatto magnetico antimascheramento per la rilevazione dell’apertura del serramento.
IN COSA CONSISTE
Attualmente XENSITY comprende tre modelli di rivelatore: SN-XS-FDR, per la protezione degli infissi da scasso, sfondamento e apertura; SN-XS-GR, per la protezione delle inferriate da taglio, sfondamento e tentativi di rottura; SN-XS-FWL per la protezione dei muri dalle azioni di rottura, sfondamento e perforazione. La protezione delle superfici vetrate è invece affidata a un modulo di rivelazione puntuale costituito da un sensore SERIE A3 PRO e da una scheda di interfaccia BR-XS-PU. Quest’ultima contiene un’unità di analisi digitale, e può essere impiegata per integrare in XENSITY anche dispositivi di terze parti, come i classici contatti magnetici.
I rivelatori comunicano con schede elettroniche di controllo, le BR-XS-CTRL, la più potente delle quali gestisce fino a 64 sensori su un bus di comunicazione. Tali schede permettono di gestire in modo semplice e centralizzato anche gli impianti più grandi e complessi: da un PC collegato in locale o da remoto (anche via rete IP) si possono tarare e programmare sensori e interfacce, visualizzarne lo stato e monitorarne i parametri operativi.
IL MASSIMO PUNTO DI FORZA
Un completo insieme di caratteristiche e funzioni di livello professionale, pensate per gli ambiti applicativi più critici come il settore bancario e industriale. Caratteristiche alle quali si è recentemente aggiunta anche la tecnologia di rivelazione dual-tech DSF, che grazie all’uso combinato di un trasduttore PIEZO e uno MEMS migliora ulteriormente le già elevatissime prestazioni del sistema.
La tecnologia DEA Sensor Fusion
DEA Sensor Fusion, abbreviata in DSF, è una tecnologia di analisi dei segnali che ha portato nel mondo dei rivelatori elettronici antintrusione il concetto di fusione dei dati, vale a dire la capacità di raccogliere e processare in modo integrato le informazioni provenienti da più sorgenti. Nel caso specifico le due sorgenti sono rappresentate da due differenti tipi di sensore: un trasduttore PIEZO e un accelerometro MEMS. I due flussi di segnali sono elaborati da sofisticati algoritmi di intelligenza adattiva: il loro compito è quello di integrare queste informazioni, interpretarle e prendere decisioni istantanee sulla base delle conoscenze programmate nel firmware e del contesto operativo.
L’aggettivo che meglio descrive la tecnologia DSF è “olistica”, vale a dire la somma funzionale dei suoi due trasduttori è superiore alla somma delle loro prestazioni prese singolarmente. Di conseguenza, DSF supera i limiti delle singole tecnologie e, mettendone insieme i punti di forza, raggiunge affidabilità e prestazioni senza pari.
Grazie a DSF, la nuova generazione di rivelatori DEA è in grado di adattarsi a una più ampia varietà di strutture, materiali e condizioni operative, fornendo sempre il massimo delle performance. E tutto ciò senza complesse e tediose operazioni di taratura: nella maggior parte dei casi sarà sufficiente, in fase di prima configurazione, selezionare il tipo di struttura da proteggere.
Caratteristiche chiave
Sensori smart con tecnologia DSF
I rivelatori contengono l’elettronica necessaria ad elaborare i segnali e comunicare attivamente con la scheda di controllo. L’ultima generazione di sensori per infissi e muri adotta inoltre la nuovissima tecnologia DSF (PIEZO/MEMS).
Funzione di autodiagnosi
Una speciale funzione di autotest verifica costantemente il funzionamento di ciascun sensore segnalando tempestivamente eventuali guasti o anomalie.
Gestione semplificata
Protezione di differenti tipi di struttura
Grazie ai suoi sensori specializzati, XENSITY può essere impiegato per proteggere porte, finestre, grate di sicurezza, superfici vetrate, muri, casseforti e altri tipi di struttura.
Integrazione con terze parti
Il sistema può gestire le segnalazioni provenienti dalla maggior parte dei contatti magnetici e dei rivelatori di altre marche.
Supporto alle reti IP
Il sistema si può configurare e gestire in locale o da remoto via rete IP e integrare a un software di supervisione di terze parti.
Analisi intelligente
Made in Italy
Integrazione con SISMA CA/PF
Grazie alla nuova scheda di interfaccia BR-XS-SMCAPU, i sistemi per la protezione delle pavimentazioni SISMA CA (pavimenti con massetto in cemento) e SISMA CA PF (pavimenti flottanti) fanno il loro ingresso nell’ecosistema XENSITY. La versione aggiornata del software di service consente di selezionare il tipo di sensore collegato (CA o CA PF) e di regolarne il livello di sensibilità e sicurezza, anche da remoto tramite rete IP. Tutto ciò permette di gestire i sistemi SISMA CA e SISMA CA PF in modo più completo e flessibile e, soprattutto, integrato con la sensoristica da interno.
I SENSORI
SN-XS-FDRx(M) per infissi
Dotato di tecnologia DSF (DEA Sensor Fusion), il sensore SN-XS-FDRx(M) protegge gli infissi, come porte, finestre e lucernari, da azioni di scasso, sfondamento e apertura. La rivelazione dell’apertura è fornita dal modello dotato di contatto magnetico, con suffisso “M”, ed è abbinata a un sensore elettronico con funzione di antimascheramento magnetico che segnala i tentativi di eludere il rivelatore esponendolo a campi magnetici.
In abbinamento con la scheda di controllo, il rivelatore SN-XS-FDRM è certificato Grado di sicurezza 3 – Classe ambientale II secondo la norma EN 50131-2-6 (certificazione IMQ-Sistemi di sicurezza).
MD-XS-GR per inferriate
Il modulo di rivelazione MD-XS-GR protegge le inferriate e le grate metalliche di sicurezza da taglio, sfondamento e tentativi di rottura.
Il modulo è costituto da un’unità di analisi per interno e da un sensore progettato per operare in ambiente esterno: il sensore dispone di un involucro rinforzato e di un cavo di collegamento protetto con guaina metallica flessibile.
SN-XS-FWL per muri e strutture blindate
Il rivelatore SN-XS-FWL protegge i muri e le strutture blindate segnalando i tentativi di rottura, sfondamento e perforazione con carotatore diamantato. Si può applicare a svariati tipi di parete, incluse quelle in mattoni, tufo, cemento armato e metallo (casseforti e armadi blindati).
Impiega dispositivi antimanomissione per la segnalazione dei tentativi di manomissione termica e di rimozione o apertura dell’involucro. Può inoltre gestire due linee a triplo bilanciamento per integrare dispositivi di terze parti.
In abbinamento con la scheda di controllo, il rivelatore SN-XS-FWL è certificato Grado di sicurezza 3 – Classe ambientale II secondo la norma EN 50131-2-8 (certificazione IMQ-Sistemi di sicurezza).
BR-XS-PU + SN-A03P-GL per vetri
Il modulo di rivelazione per vetri protegge le superfici vetrate di finestre e vetrine da azioni di rottura o di perforazione con carotatore diamantato. È costituito dal dispositivo di interfaccia BR–XS-PU e dal sensore SERIE A03 PRO specifico per i vetri (SN-A03P-GL). Di semplice e rapida applicazione, il modulo è compatibile con tutti i tipi di vetro, inclusi quelli temperati a singolo strato e quelli stratificati antisfondamento o antiproiettile.
LE SCHEDE ELETTRONICHE
Schede di controllo
Le schede elettroniche di controllo (dette anche “controller”) provvedono ad alimentare e verificare lo stato operativo di tutti i sensori e le schede di interfaccia ad essi collegati. Inoltre raccolgono e archiviano le segnalazioni di allarme provenienti da ciascun rivelatore, rendendole disponibili attraverso contatti a relè, rete proprietaria DEA NET o rete IP.
Esistono due modelli di controller: BR-XS-CTRL32 e BR-XS-CTRL64, rispettivamente capaci di gestire 32 e 64 sensori/periferiche. Sono entrambi corredati di un software di service (v. sotto) che permette di configurare e monitorare il sistema in modo centralizzato, anche da remoto, semplificando notevolmente lo start-up e la manutenzione degli impianti più complessi.
Schede di controllo per 32 e 64 sensori/periferiche
Le schede sono conformi a Grado di sicurezza 3 – Classe ambientale II secondo la norma EN 50131-2-6 (in abbinamento con i rivelatori SN-XS-FDRxM) o EN 50131-2-8 (in abbinamento con il rivelatore SN-XS-FWL).
Scheda di espansione a relè
La scheda di espansione a relè BR-XS-RE16L estende il numero di uscite di allarme presenti sulle schede di controllo, e permette di assegnare tali uscite (contatti C/NC) a differenti segnalazioni di allarme, guasto e/o manomissione. Una singola scheda di espansione fornisce 16 uscite a relè supplementari, e ciascun controller può gestire – a seconda del modello – da 4 a 6 espansioni.
Tutti i relè supplementari sono programmabili attraverso il software di service che accompagna le schede di controllo.
Scheda di espansione a 16 relè per controller 32/64
IL SOFTWARE
- acquisire in modo automatizzato tutti i sensori, i relè e le periferiche in campo;
- tarare e programmare i sensori con pochi clic del mouse;
- visualizzare la struttura del sistema sotto forma di albero fisico e logico o come griglia di sensori;
- monitorare i parametri operativi del sistema, come valori di tensione, corrente e qualità della connessione dati;
- conoscere lo stato degli ingressi e delle uscite a relè;
- vedere le segnalazioni di allarme su un grafico 3D real-time;
- verificare istantaneamente il corretto funzionamento di ciascun sensore o modulo di rivelazione;
- consultare o scaricare lo storico (log) degli eventi di allarme.
SCHEMA DI UN IMPIANTO TIPO
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